Si è giocato stasera il big-match della prima giornata della Liga rumena 2014/’15, uno dei derby di Bucarest, quello tra Rapid, tornato nella massima serie dopo la retrocessione coatta di due anni fa (salvo sul campo fu condannato dalla federazione per problemi finanziari) e i campioni in carica dello Steaua. Le due squadre si erano incontrate curiosamente una settimana fa (vinse lo Steaua 2-1 con doppietta di Keseru).
Il Rapid allenato da Ionel Ganea ex attaccante dalla più che discreta carriera internazionale (19 reti in nazionale) senza più i “senatori” Nicolae (ex Monaco), Dica e Balan, punta comunque su gran parte del gruppo che ha conquistato la promozione (unico acquisto il 34enne portiere Bornescu, ex Petrolul); lo Steaua resta la corazzata degli scorsi anni, nonostante lo sfortunato esordio stagionale (sconfitta ai rigori nella Supercoppa contro l’Astra).
Come prevedibile comanda il gioco lo Steaua (il portiere di casa Bornescu più volte chiamato in causa) ma a sorpresa vanno in rete i padroni di casa: Ciolacu prova lo sfondamento nella difesa rossoblù che respinge ma un rimpallo premia capitan Pancu (36enne ex Besiktas con un passaggio anche a Cesena nel 1999) che scarta un paio di difensori e il portiere Arlauskis prima di depositare in rete. Pochi minuti dopo però ecco il pareggio: alla mezz’ora su azione caparbia di Adrian Popa e assist per l’appoggo in gol di Keseru (a questo punto “bestia nera” dei cugini). Nella ripresa è sempre monologo degli ospiti: prima Keseru colpisce una traversa poi mister Galca inserisce Tanase e Chipchiu per dare l’accelerata definitiva al match, e ci riesce. Il gol vittoria arriva a metà ripresa con un contropiede partito dopo un’occasione per il Rapid (Ciolacu sfiora solo di testa un pallone da spingere in rete), portato avanti da Chipichiu e finalizzato con un destro sotto la traversa di Popa. Da lì lo Steaua gioca sul velluto: prima Tanase impegna Bornescu poi Chipchiu (su assist di tacco di Prepelita) firma il tris.
Approfittiamone per presentare il resto dei club della Liga rumena iniziata questo weekend. Detto di due dei club di Bucarest, manca la Dinamo: i “cani rossi” sempre agli ordini del giovane (37enne) mister Stoican si presentano molto rinnovati nonostante il discreto quarto posto della scorsa stagione (e lo sforzo nel non cedere i gioiellini Rotariu e Matei) perdendo pedine importanti come il capitano e leader difensivo Grigore (al Tolosa), il terzino destro Rus, la punta Tucudean (scaduto il prestito dallo Standard Liegi) e il portiere Balgradean rimpiazzati da nuovi arrivi non all’altezza come il centrale Cordos (ex Vaslui, pure qualche mese a Frosinone), il portiere Marc e il centrocampista brasiliano Miranda (entrambi dal retrocesso Corona Brasov) e il ritorno dell’esterno Alexe non apprezzato a Sassuolo. Il primo avversario dello Steaua resta dunque l’Astra Giurgiu (come dimostrato in Supercoppa) ma alcuni club potranno seguire il duello da vicino: il Petrolul di Razvan Lucescu (arrivato solo nello scorso marzo per rimpiazzare Contra “promosso” nella Liga spagnola) che si ripresenta con la stessa (buona) rosa dell’anno scorso rinforzata dall’ala destra Astafei (ex Otelul), dal terzino francese ex Udinese Fanchone e dalla punta olandese N’Koyi; il Pandurii con mister Grigore (che aveva chiuso la stagione subentrando all’esonerato Pustai che così bene aveva fatto nell’anno solare 2013) a cercare di rilanciare il club dei “minatori” ancora in lutto dalla partenza della stella Eric (il brasiliano partito a gennaio verso l’Arabia) e senza più il suo erede e connazionale Alex; il Cluj con l’ungherese Miriuta da gennaio in panchina resta nostalgico delle recenti apparizioni internazionali e per rinverdirne i ricordi rivoluziona la rosa ben quindici giocatori (tra cui l’ala georgiano Chanturia al Verona, i veterani portoghesi Cadu e Rui Pedro, l’italiano Piccolo e gli ex “italiani” Maah, Djokovic e Gabionetta) e l’arrivo di una dozzina di novità (i più importanti l’ala mancina del Ceahlaul Stana, il portiere macedone ex Astra Ivanovski, e i croati Jakolis e Jazvic).
Gli altri club a fare da comparse: il Vaslui definitivamente ridimensionato senza più la stella Antal (capocannoniere della scorsa Liga e finito in Turchia), il Botosani reduce da un ottimo ottavo posto da neopromosso e autore di un mercato vivace, il Ceahlaul dimesso che perde pure il bomber bosniaco Golubovic, l’Otelul Galati che riconferma la sua vocazione multiculturale puntando curiosamente su mister Weiss (tecnico tedesco giramondo ex ct delle nazionali di Ruanda e Filippine), l’Universitatea Cluj allenato dal mister più giovane della Liga il 35enne Teja, il Viitorul Constanta che presenta in panchina il nuovo mister Bogdan Stelea (ex ct dell’under21 e ex storico portiere della nazionale), il Gaz Metan e il Concordia Chajna dell’esperto mister Sumudica. Le neopromosse sono, come detto, il Rapid Bucarest, lo Iasi alla seconda esperienza nella massima serie e allenato dall’ex attaccante della nazionale (anche alla Fiorentina) Marius Lacatus, l’Universitatea Craiova ritornato dopo il fallimento del 2011 e una scalata dalla terza divisione nazionale e il Targu Mures che torna in Liga dopo la retrocessione del 2012.
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